Chirurgia conservativa dell’anca
L’anca ha due funzioni importanti: la giuntura deve trasmettere delle forze considerevoli del tronco sugli arti inferiori permettendo una grande mobilità nei tre piani dello spazio.
La trasmissione delle forze e una stabilità articolare ottimale richiedono una copertura articolare massimale della testa femorale.
Una mobilità ottimale dell’articolazione implica un minimo ostacolo al movimento esterno e quindi la copertura articolare della testa femorale dovrebbe essere minima.
Penso che la maggioranza delle disfunzioni articolari e dei dolori dell’anca siano dovuti ad un’incompatibilità oppure una discrepanza tra morfologia e funzione. Operazioni che correggano l’equilibrio delicato tra morfologia e funzione articolare rientrano nel contesto della chirurgia conservativa dell’anca.
Alcune anche sviluppano un conflitto morfologico tra cotile e l’estremità superiore del femore secondo i movimenti.
Questo conflitto è doloroso. L’origine di questo difetto può essere o congenito o acquisito e probabilmente è una causa importante di degenerazione precoce dell’articolazione.
Il difetto morfologico può essere situato a livello dell’acetabolo e/o a livello del femore.
Un’operazione con una dislocazione chirurgica “dolce” (lussazione chirurgica dell’anca) permette di correggere i difetti e quindi i conflitti sia a livello del cotile (bordo acetabolare) sia a livello del femore (cheilectomia della testa femorale). Una tale operazione, che è poco invasiva, permette spesso di prevenire una distruzione articolare e quindi è soprattutto interessante per i giovani adulti.
*Lussazione chirurgica dell’anca